domenica, settembre 23, 2012

SPAGHETTI IN SALSA EOLIANA....

Ingredienti per 4 persone:

400 g di spaghetti

50 g di olive verdi
50 g di olive nere
100 g di capperi dissalati
6 pomodori San Marzano
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
peperoncino
1 spicchio d'aglio
foglioline di basilico
1 pizzico di origano
sale.
Procedimento:
Dissalate, innanzitutto, i capperi e tritateli grossolanamente con le olive.
Scaldate in una padella l'olio con lo spicchio d'aglio e, quando ben caldo, saltatevi il trito di olive e capperi.
Aggiungete i pomodori pelati e lasciate cuocere il tutto per una decina di minuti, il tempo che servirà al sugo di restringersi leggermente.
Condite a piacere con del sale, peperoncino e erbe.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli e trasferiteli direttamente nella padella con il sugo.
Condite bene gli spaghetti e serviteli immediatamente.

POLPETTE DI PESCE SPADA....


Ingredienti:
Per le polpette
400 g di pesce spada a dadini di circa 1 cm

50 g di pinoli
1 cucchiaino di cannella macinata
1 cucchiaino di origano
1 ciuffo di prezzemolo fresco tritato
100 g di pangrattato
50 g di parmigiano grattugiato
2 uova
succo di un limone e scorza grattugiata
260 g di tonno
Per la salsa
4 spicchi d'aglio
1 cipollina tritata finemente
2 barattoli di pomodoro pelato
1 cucchiaino d'origano
pepe nero e sale
Procedimento:
Soffriggete il pesce a dadini in due cucchiai d'olio. Mescolatelo con i pinoli e profumatelo con la cannella, salate e pepate. A fine cottura, quando i pinoli risulteranno tostati, passatelo in una terrina e fatelo raffreddare per qualche minuto, poi incorporate l'origano, il prezzemolo, il pangrattato, il parmigiano, le uova e il succo con la scorza di limone. Lavorate con le mani e realizzate delle polpette. Se l'impasto appare colloso aggiungete ancora un po' di pangrattato. Lasciate riposare per circa un'ora le polpette in frigo.
Intanto preparate la salsa. In abbondante olio d'oliva soffriggete i 4 spicchi d'aglio e la cipollina tritata. Dopo una decina di minuti aggiungete i pelati e l'origano, salate e pepate. Fate sbollire la salsa per 15 minuti, poi frullatela per ricavare una "vellutata". Secondo il gusto si può aggiungere un po' di aceto di vino rosso.
Dopo aver lasciato riposare le polpette rimettetele sul fuoco nella padella in cui avrete soffritto il tonno. Fatele saltare per qualche minuto, finché iniziano a dorarsi, girandole su ogni lato. Distribuite nei piatti e guarnite con la vellutata di pomodoro e con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

MALVASIA...


NOME DEL VINO: Malvasia delle Lipari Passito DOC Selezione Carlo Hauner annata 2008

TIPOLOGIA : Dolce
LUOGO DI ORIGINE DELL’UVA: Salina ALTITUDINE : 400 m. slm
ESPOSIZIONE : sud est
COSTITUZIONE DEL SUOLO origine vulcanica
VITIGNO: Malvasia delle Lipari 95%-Corinto nero 5%
Mavasia delle Lipari
PORTAINNESTO -Paulsen RESA PER ETTARO –50 Q.li
VENDEMMIA – Tardiva e Appassimento su “cannizzi” per 30/40 gg.
VINIFICAZIONE – In barriques per circa 40 gg.
AFFINAMENTO – in barriques e poi in bottiglia per 8 mesi
GRANDE LUCENTEZZA DI UN VERO GIALLO ORO VERDE
ECCELLENTE CONSISTENZA CON RICCHI ARCHETTI STRETTI E PESANTI
NASO ESEMPLARE, LA VINIFICAZIONE E L'INVECCHIAMENTO IN LEGNO
HANNO SVILUPPATO PROFUMI TERZIARI IMPONENTI.
E' NETTA LA NOTA DI MIELE E DI ALBICOCCHE STRAMATURE
LA BOCCA E' SEGNATA DA UNA STRAORDINARIA MORBIDEZZA E DOLCEZZA
, SOSTENUTA DA VIVA ACIDITA',
VINO CALDO E DI GRANDE CORPO, EQUILIBRATO, CON GRANDE
ARMONIA E GRANDE PERSISTENZA; OTTIMO CON DOLCI A BASE
DI PASTA DI MANDORLE, CASSATA SICILIANA, PICCOLA PASTICCERIA
MA ANCHE PECORINO PICCANTE CON MIELE D'ARANCIO.
GRADO ALCOLICO 14,5
bOTTIGLIE PRODOTTE- 3000
COLORE – Giallo oro verde
PROFUMO – note di miele e albicocche mature



DON SASA...



Terre di Gratia "don Sasà" GRILLO

Indicazione Geografica Tipica "Sicilia"
Zona di produzione: Alta Valle del fiume Belice destro

Terreno: franco-argilloso, esposizione sud

Vigneto: controspalliera a Guyot ad alta densità di impianto (oltre 5.000 ceppi per ettaro)

Vendemmia: prima decade di settembre

Caratteristiche organolettiche:
Colore: giallo paglierino con riflessi verdi
Profumi: intensi, con note di pesca gialla, ananas e albicocca
Sapore: fresco ed equilibrato, con acidità viva e sentori di frutta esotica

Grado alcolico: 12,5% vol.

Temperatura di servizio: 10-12°C

PITONI FRITTI ALLA MESSINESE...


Ingredienti per l’impasto
500 grammi di farina 00
500 grammi semola di grano duro rimacinata100 grammi di strutto
Sale q.b.
Acqua q.b.
Per il ripieno
Pomodori maturi
Indivia riccia
Olio extravergine d’oliva per condire
Acciughe salate o sott’olio
Provoletta morbidissima
Olio di semi di arachide per friggere
Procedimento
Lavorare le farine con lo strutto, aggiungendo, poco per volta,  l’acqua necessaria che consenta di ottenere un impasto liscio morbido (non troppo) ed elastico. Far riposare per almeno trenta minuti.
Intanto preparare il condimento tagliando finemente l’indivia, che può essere utilizzata a crudo, condita con olio extravergine d’oliva e po’ di sale, oppure saltata in padella con olio, un pizzico di sale e, se volete, olive nere infornate snocciolate. Quindi i   pomodori tagliati a pezzetti e sgocciolati, le acciughe spezzettate e la provoletta tagliata a pezzetti.
Dall’impasto ricavare delle palline dal peso di circa 100 grammi e ricavare dei dischi in una sfoglia non troppo sottile. Depositare il condimento in metà del disco e ripiegarlo a mezza luna in modo da sigillare dentro il condimento. Chiudere bene i bordi a cordoncino (vedi foto), quindi friggere in olio profondo ben caldo (170°) e servire.

C'D'C'

Baglio del Cristo di Campobello - C'D'C' Rosso Cristo di Campobello
Nero d’Avola, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot.

C’D’C’ Cristo di Campobello Rosso 2010 anche quest’anno ha ricevuto il premio qualità prezzo dal Gambero Rosso

L’attualità temporale di questa bottiglia svela la Sicilia agrigentina nell’inestricabile sintesi in rosso dal gusto floreale, classico e sempre attuale. Sicilia svelata.

Piante per ettaro 5.000 | Resa per ettaro 90 ql

Terreno di medio impasto, collinare, la cui altitudine varia tra i 230 e i 260 metri sul livello del mare.

Raccolta manuale in piccole cassette. Vinificazione tradizionale in rosso con macerazione sulle bucce per 10/15 giorni a temperatura controllata. Sei mesi in vasche di acciaio e circa tre mesi in bottiglia.

“Deliziose note di more e ribes, fresco e rotondo allo stesso tempo, in bocca di ampia composizione fruttata, rinfrescata da una giusta acidità. Vino da bere subito o da conservare per 2-3 anni”. Riccardo Cotarella

Grado alcolico 13,50% in vol. | Acidità totale 5,70 g/l | Ph 3,39 | Estratto secco 29 g/l. Temperatura di servizio 15/16 ºC

DUCA ENRICO...

Primo Nero d’Avola in purezza nella storia dei vini siciliani e prodotto per la prima volta nel 1984. L’idea di questo nobile vino nasce dal desiderio di produrre un grande rosso siciliano capace di affiancarsi alle più alte espressioni
qualitative in campo enologico internazionale. Duca Enrico è un vino ricco di fascino, la sua evoluzione per 18 mesi in fusti di rovere gli fa acquisi
re complessità, stile e longevità, mentre l’affinamento in vetro per almeno un anno ne completa le doti organolettiche esaltandone il caratteristico bouquet dai sentori aristocratici.

Territorio di origine - Sicilia centro-meridionale, luogo di origine del nero d’avola. Zona di Butera e Riesi, la più vocata per allevare il principe dei vitigni siciliani.
Vitigno - nero d’avola.
Tipo - rosso.
Classificazione - Sicilia igp.
Terreno - composizione mista calcareo-silicea.
Altimetria - da 200 a 300 metri s.l.m.
Vigneti - allevati ad alberello, densità di almeno 5.000 ceppi per
ettaro con bassa resa per ceppo (max. 1,2 Kg).
Clima - inverni miti con primavere ed estati molto asciutte.
Vendemmia - manuale, a perfetta maturazione.
Vinificazione - diraspatura delle uve, macerazione a 28° - 30° C.
per 8 - 10 giorni e conseguente fermentazione malolattica.
Maturazione - almeno 18 mesi in fusti di rovere francese nei quali
acquisisce complessità, stile e longevità.
Affinamento - 18 mesi in bottiglia a temperatura controllata per
completare le doti organolettiche ed esaltare il caratteristico bouquet.
Degustazione
Colore - rosso rubino con riflessi granato.
Profumo - complesso di frutti maturi, iris e spezie.
Sapore - possente, rotondo, di buona struttura e personalità
con sensazione di legno ben fusa nell’insieme. Elevata persistenza.
Grado alcolico - da 13,5% a 14,0% in vol. in base all’annata temperatura di Servizio - 16° - 18° C.
Abbnamenti gastronomici - eccellente con carni rosse, formaggi a
media stagionatura e con piatti saporiti. Ideale come vino da meditazione.
Modo di Conservazione - Bottiglia coricata in ambiente molto
fresco (13° - 15° C.) e non eccessivamente umido.
Durata - oltre 10 anni se conservato in cantine idonee.
Formati - Bottiglia da 75 cl., 1.5 lt. e 3 lt.
Primo anno di produzione - Vendemmia 1984.

DUCA BRUT...

Duca Brut, prodotto nel 1971, è stato il primo spumante “Charmat” lungo siciliano ed è oggi più che mai contemporaneo e glamour. Questo Brut unico nasce nell’entroterra palermitano da uve Grecanico e Chardonnay coltivate a oltre 500 metri sul livello del mare. Duca Brut è un vino elegante, complesso, con aromi fruttati evoluti in armonia con nette sensazioni di crosta di pane, equilibra
to, fresco e brioso. Un vino dotato di una notevole personalità e gradevolezza.
Ottimo aperitivo ma gradevole anche a tutto pasto.
Temperatura di servizio 8° C.

Territorio di origine - Sicilia centrale nell’entroterra palermitano.
Vitigno - Grecanico e Chardonnay.
Tipo - Spumante Bianco.
Classificazione - Vino Spumante di Qualità.
Terreno - composizione di tipo misto, tendente al calcareo.
Altimetria - oltre i 550 metri s.l.m.
Vigneti - allevati a controspalliera.
Clima - inverni miti con primavere ed estati calde ma a forte escursione termica.
Vendemmia - manuale e mattutina verso fine agosto, leggermente
anticipata al fine di preservare l’acidità.
Vinificazione - ottenuto da uve intere sofficemente pressate,
utilizzando solamente la prima frazione di mosto fiore (55%) che, di seguito, viene fermentato a bassa temperatura. il vino ottenuto viene ulteriormente elaborato in autoclave con metodo di spumantizzazione “Charmat” lungo.
Maturazione - dopo la presa di spuma rimane per almeno 6 mesi in
autoclave sui propri lieviti.
Affinamento - almeno tre mesi in bottiglia a temperatura controllata.
Degustazione
Colore - giallo paglierino con netti riflessi verdognoli.
Profumo - gradevole e complesso in cui si possono cogliere aromi
fruttati evoluti in equilibrio con nette sensazioni di crosta di pane.
Sapore - fresco e brioso, ben equilibrato, con notevole personalità e
gradevolezza.
Grado alcolico - 12,0% - 12,5% in vol.
Tenore Zuccherino - 9 g/lt.
Temperatura di Servizio - 6° - 8° C.
Abbinamenti gastronomici - ottimo aperitivo ma gradevole
anche a tutto pasto.
Modo di Conservazione - Bottiglia coricata in cantina molto fresca
(13° C.) al riparo dalla luce.
Durata - È uno spumante da bersi preferibilmente entro due anni.
Formati - Bottiglia da 75 cl.
Primo anno di produzione - Vendemmia 1971.

COLOMBA PLATINO...


Colomba Platino è uno dei grandi classici tra i vini bianchi siciliani, un prodotto elegante, fresco ma allo stesso tempo deciso e senza dubbio uno dei vini più conosciuti dagli amanti dell’enologia siciliana. Da uve Insolia nasce questo bianco dalle doti uniche di delicatezza ed intensità aromatica, un vino piacevolmente fruttato e con carattere.
Eccellente con crostacei, frutti 
di mare e piatti di pesce in genere. Temperatura di servizio 10° – 12° C.

Territorio di origine - Sicilia sud-occidentale, colline agrigentine di ribera e Cattolica.
Vitigno - Insolia.
Tipo - bianco.
Classificazione - Sicilia igp.
Terreno - composizione di tipo misto, tendente al calcareo sabbioso.
Altimetria - da 350 a 450 metri s.l.m.
Vigneti - allevati a controspalliera con alta densità di ceppi per ettaro
(oltre 4.000) e a bassa resa (50 - 60 hl/ha).
Clima - inverni miti con primavere ed estati molto asciutte.
Vendemmia - manuale fra la ii e la iV settimana di settembre.
Vinificazione - pressatura molto soffice delle uve ed utilizzo del solo mosto fiore. Lenta fermentazione a 16° - 17° C. per circa 15 giorni
ed, in seguito, lungo contatto con i lieviti.
Maturazione - a temperatura controllata sino a primavera per favorire l’illimpidimento naturale.
Affinamento - per almeno due mesi in bottiglia a temperatura
controllata.
Degustazione
Colore - giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli.
Profumo - intenso, piacevolmente fruttato, con notevole carattere.
SaPore - fresco, armonico, e persistente. Si ritrovano le stesse sensazioni percepite al naso.
Grado alcolico - 12,0% - 12,5% in vol.
Temperatura di servizio - 10° - 12° C.
Abbinamenti gastronomici - eccellente con crostacei, frutti di
mare e piatti di pesce in genere.
Modo di conservazione - in ambiente molto fresco (13° - 15° C.) e non eccessivamente umido, al riparo dalla luce.
Durata - è un vino da bersi preferibilmente entro due anni.
Formati - bottiglia da 75 cl.
Primo anno di produzione - Vendemmia 1959.

CANNELLONI DI CREPES CON SPINACI E FUNGHI....


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Ingredienti:
Per le crepes
40 gr di burro
250 gr di farina
500 ml di latte
3 uova
Sale
Per il ripieno:
500 gr di funghi vari
1 spicchio d'aglio
500 gr di spinaci
500 grammi di ricotta
50 gr di parmigiano
noce moscata q.b.
Preparare le crepes: sciogliere il burro e mettere da parte. In una terrima unire la farina, il sale e il latte e mescolare fino a ottenere un composto vellutato e senza grumi.
Battere le uova leggermente in un'altra ciotola e aggiungerle alla pastella con il latte mescolando costantemente. Unire il burro sciolto, mescolare e mettere la preparazione coperta in frigo per mezz'ora. Scaldare a fuoco vivace una padella antiaderente, aggiungere una noce di burro e quando sará calda versare un mestolino della pastella e coprire tutto il fondo della padella ruotandola leggermente per coprire tutta la superficie.Cuocere un minuto, scuotere la padella per evitare che la crepes si attacchi al fondo e staccare leggermente i bordi Girare la crepe e dorare l'altro lato. Fare scivolare la crepes su un piatto e proseguire con le altre sovrapponendole una sull'altra. Preparare il ripieno:Lavare gli spinaci e cuocerli in una casseruola, salarli e continuare la cottura per dieci minuti. Scolarli bene e mettere da parte.
In un'altra padella rosolare l'aglio con un po' d'olio e saltare i funghi per qualche minuti sino a che siano morbidi.In una ciotola lavorare mescolando la ricotta con sale e pepe e un pizzico di noce moscata e il parmigiano fino a che sia cremosa, unire gli spinaci e i funghi e mescolare bene.Disporre la crema di ricotta e verdure sulle crepes e arrotolarle tipo cannelloni. Disporle in una teglia leggermente imburrata appoggiandole una a fianco all'altra, disporre qualche fiocchetto di burro sulla superficie delle crepe e infornarle in forno caldo a 200 gradi per 15 minuti.
Vino consigliato: Cabernet.
Buon appetito. Aury.

venerdì, settembre 21, 2012

RAGU' DI FEGATINI...

Ingredienti per 4 persone:
300 g di fegatini di pollo,
1 cipolla,
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
1 cucchiaio di marsala,
1 tazzina d'acqua,
un cucchiaio di olio di oliva e una noce di burro,
2 foglioline di salvia,
sale q.b.
Preparazione:
Pulite e tagliate in 4 parti i fegatini, tritate la cipolla rosolatela con olio, burro e qualche foglia di salvia. Unite i fegatini e mescolate, unite il cucchiaio di concentrato e quello di marsala. Fate evaporare a fuoco vivo, versate la tazzina d'acqua, abbassate il fuoco e fate cuocere per circa 20 minuti. preparate una polenta morbida e distribuitela nei singoli piatti, versate il ragù di fegatini.
Vino consigliato: ci metterei un buon Montepulciano.
Buon appetito. Aury:

PATATE RIPIENE...


Ingredienti per 4 persone: 
160g di speck,
8 patate medie,
100 g d panna acida ( no quella greca!!!)
50 g di cipolle brasate, ( cipolla soffritta e cotta con un po' di acqua, fare stringere e si ottiene la brasatura)
10 g di erba cipollina,
2 rametti di timo,
4 foglie di basilico,
prezzemolo,
sale e pepe q.b.
Preparazione:
lessate le patate. Mantecate la panna e insaporitela con sale e pepe. Tagliate finemente le erbe aromatiche e aggiungetele alla panna. Tagliate a metà le patate e svuotatele, tagliate lo speck a fettine, unitelo alle cipolle e usate il composto per riempire le patate. Versate la panna sui singoli piatti e adagiatevi sopra le patate, guarnite con fette di speck.
Vino consigliato: rosso corposo e forte, Nebbiolo.
Buon appetito. Aury.

ROTOLI AL RADICCHIO...

Ingredienti:
g 50 radicchio,
g 100 formaggio a pasta morbida,
ml 250 latte,
g 100 farina,
2 uova,
g 80 speck a cubetti,
ml 100 brodo vegetale,
g 250 di burro,
1 cipolla piccola,
g 20 prezzemolo tritato,
una spolverata di aglio in polvere,
olio di oliva,
sale e pepe q.b.
Preparazione: tagliare a julienne il radicchio. Unitelo a latte, farina, uova e sale. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Fate scogliere una noce di burro in una padella e versatevi 1/4 di composto fino a d ottenere una cialda. Allo stesso modo ricavate le altre 3. Insaporite il formaggio con sale, pepe e olio. Stendete le 4 cialde su carta forno e spalmatele con la crema di formaggio, arrotolatele e disponetele su una teglia imburrata. Copriteli con la pellicola di alluminio e cuocete in forno a 120° per 15 minuti. Tagliate e friggete la cipolla, scaldate il brodo vegetale e incorporate poco alla volta il burro. Unite o speck, la cipolla e il prezzemolo, versate la salsa sui rotoli e guarnite con il radicchio.
Vino consigliato: bianco, un Soave.
Buon appetito. Aury.

CIPOLLE....

Parliamo un po' di cipolle.
Cipolla rossa: si distingue per il suo colore violaceo all'esterno e il colore bianco striato di viola all'interno, ottima mangiata cruda ad alta digeribilità, contiene tanti antiossidanti. La cottura fa perdere molti degl'antiossidanti presenti.
Cipolla bianca: bianca ,piatta e rotonda. Ha un retrogusto un po' pungente ma piacevole. E' buona lessata, grigliata, fritta gratinata, tagliata su prodotti da forno e per creme ,sformati e fritta.
Cipolla dorata: di colore giallo dorato di forma tondeggiante, occhio perchè è quella che fa piangere! Ottima per soffritti, sughi e zuppe.
Scalogno: di dimensioni simili all'aglio, si divide in due o tre spicchi, buona nelle salse particolari come quelle al vino e all'aceto.
Cipollotto: è una cipolla non ancora matura che si  usa nella preparazione soprattutto a crudo. Ottima fatta alla griglia.
Porro: di gusto decisamente più soft, da gustare crudo.

Ciao a tutti rieccomi qui, la primavera è stata breve e il caldo è arrivato prima del solito; in compenso ho fatto delle magnifiche vacanze in Sardegna, splendida isola da vedere assolutamente! Adesso sono pronto a darvi tante nuove ricette per l'autunno.  

lunedì, aprile 02, 2012

UNA RICETTA CIOCIARA....

Questa ricetta ciociara mi è stata segnalata dalla mia amica Raffa.
Applicate su delle fette di pane duro una fetta di mozzarella ( naturalmente per ogni fetta di pane ci va una fetta di mozzarella), e infornate fino a che la mozzarella si scioglie e si colora un po', poi tirate fuori dal forno e ricoprite le fette di pane con una salsa all'acciuga fatta cosi: un cucchiaio di burro e 4 o 5 alici sott'olio, mescolate fino a che le alici non si siano sciolte nel burro a cottura ultimata versate la salsa. ( ovvio più fette di pane fate più salsa ci vuole, raddoppiate le dosi s'è necessario)
Che delizia per un aperitivo ma anche per un pranzo veloce con gli amici.
Vino corposo come un Primitivo del 2010.
Buon appetito. Aury.

PATATE E POMODORO...

Oggi ho assaggiato una ricettina semplice ma gustosa e ve la propongo subito subito.

Dosi per 4/6 persone.
1 kg di patate,
500g di pomodorino pachino fresco,
200g di formaggio grana grattugiato,
1 cipolla piccola,
una manciata di olive nere tagliate,
un pugnetto di capperi,
un filo di olio di oliva
sale e pepe q.b.

Preparazione:
fate bollire le patate, a cottura spellatele e tagliatele a pezzettoni e mettetele da parte. Intanto fate soffriggere la cipolla tagliata a pezzettini con un filo d'olio e i pomodorini tagliati a metà, le olive e i capperi cuocete per 20 minuti salando e pepando a piacere. Una volta cotto il sughetto incorporate con le patate e il formaggio mescolate e riponete in una teglia, spolverate di pan grattato e infornate, appena il pan grattato si bronza tiratelo fuori. Si mangia tiepido.
Vino qualunque purché rosso.
Buon appetito. Aury.

sabato, marzo 24, 2012

POESIA POPOLARE.....


Tratto dal libro di Pellegrino Artusi.

Il Pananti dice:

tutte le società,tutte le feste
cominciano e finiscono in pappate,
e prima che si accomodin le teste
voglion esser le pance accomodate.

I preti che non son dei meno accorti,
fan dieci miglia per un desinare.
O che si faccia l'uffizio dei morti,
o la festa del santo titolare,
se non ce dopo la sua pappatoia
il salmo non finisce con la gloria.


Il mondo ipocrita non vuole dare importanza al mangiare, ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distende la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio



SALSA DEL PAPA...



Dosi:
un pugnetto di capperi sotto aceto,
un pugnetto di olive verdidolci,
1/2 cipolla,
rou ( il rou si fa con un pezzettino di burro impastato nella farina, serve per addensare)
1 acciuga salata.

Preparazione:
sminuzzate finemente i capperi e le olive, intanto fate soffriggere la 1/2 cipolla in poco olio e quando sarà dorata, allungate con un po' d'acqua fino a disfarla. Versate dentro il trito di capperi e olive e fate cuocere per 10-15 minuti se si asciuga troppo aggiungete poca acqua, unite un goccio di aceto e il rou. Tolta la salsa dal fuoco tritate un'acciuga salata e ben lavata e unitela alla salsa. Servite calda. Ottima per i fritti di pesce o di carne.
Buon appetito. Aury

BRIOCHES...



Dosi:
300 g di farina 00,
150 g di burro,
30 g di lievito di birra,
5 g di sale,
6 uova.

Preparazione:
impastate 1/4 della farina con il lievito precedentemente sciolto in un po'd'acqua tiepida, formate una palla e fate un segno a croce sul dorso e mettetela da parte a lievitare. Impastate il restante della farina con lo zucchero, il burro, le uova e il sale; quando avrete ottenuto un impasto omogeneo unitelo con il panetto precedentemente lavorato e lievitato, formare una palla e lasciarlo lievitatre ancora. Dopo stendete l'imasto e formate dei triangoli isoscele della misura che più vi piace ( ricordate che più grande è il triangolo, più grande sarà la brioche) lasciate lievitare sulla carta forno ( usate la carta forno per cuocere), forno a 180-200° appena saranno dorati tirate fuori.
Buona colazione o merenda. Aury.

FARINA D'UNGHERIA...

La farina d'Ungheria è una farina particolarmente fina e ricca di glutine, adatta soprattutto per le paste lievitate come: torte, bignè ecc.. oggi usiamo la 00 ma è povera di glutine e non sempre genuina ( la legge italiana non obbliga la desrizione degli ingredienti se non supera la soglia di tollerabilità umana, per questo nelle farine non troverete mai l'aggiunta di additivi)
 E 221 Sodio solfito
 E 222 Sodio solfito acido
 E 223 Sodio disolfito
 E 300 Acido L-ascorbico
Senza i miglioranti si potrebbero ottenere gli stessi risultati, ma la farina dovrebbe riposare per più tempo e ciò significherebbe maggiori costi di produzione.
Il ministero tollera quantità di questi additivi in maniera inferiore che negl'altri paesi! Speriamo!
Aury.

mercoledì, febbraio 22, 2012

TESTE DI TURCO...

Le teste di turco sono dei cesti di pane al forno, ma attenzione non è un primo ma bensì un antipasto.
Dosi per 10/12 persone:
500 g di polpa di maiale tritata,
500 g di ricotta di pecora o vaccina,
500 g di pasta di pane,
1/2 cipolla
due albumi,
50 g di cacao amaro,
un pizzico di cannella,
sale e pepe,
olio extra vergine di oliva.
Preparazione: 
stendete la pasta e ricavatene dei dischi, aiutatevi con un bicchiere deciderete voi la grandezza del disco. Intanto fate rosolare per 10-15 minuti il trito di maiale con la cipolla tagliata finissima, salate e pepate. Togliete dal fuoco e incorporate la ricotta, meglio se del giorno prima perchè è più asciutta e un pizzico di cannella. Lasciate raffreddare un po' altrimenti non potrete lavorarla, formate un una mezza sfera con il disco che avete precedentemente tagliato aiutandovi con la mano e riempite con con il condimento, con l'altra mano date la forma al cestino, nel caso il disco si dovesse aprire schiacciate i bordi verticalmente. Montate due albumi con il cacao amaro e spennellate le teste, passate al forno precedentemente riscaldato a 180c° se a gas, 200c° se elettrico per 20 minuti.
P.S. se i cestini proprio non vi vengono, vi consiglio di mettere il condimento sul disco di pasta e ricoprirlo con un altro disco, sembrerà un raviolo tondo ma fate attenzione sigillate molto bene il bordo altrimenti esce tutto. La cottura rimane la stessa e la spennellata la darete sul disco superiore. 
Ottimo per ingannare la fame,  accompagnate il tutto con una buona birra!!!
Buon appetito. Aury

SUGO AL NERO DI SEPPIA.....

Il sugo al nero di seppia è tipico delle regioni che si affacciano sul mare, ogni città ha la sua ricetta e ogni ricetta ha una variante più o meno significativa.Oggi vi darò la mia.
Dosi per 1 litro di sugo:
1 litro di passata di pomodoro,
un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro,
1 spicchio d'aglio,
200 g di seppie,
200 g di nero di seppia (si trova in pescheria o al banco del pesce al supermercato)
olio di oliva,
sale,
1 pizzico di peperoncino rosso secco,
1 cucchiaio raso di zucchero.
Preparazione:
in un tegame alto fate soffriggere uno spicchio d'aglio per 30 secondi, unire 200 g di seppie tagliuzzate e fate rosolare per 5 minuti, aggiungere il cucchiaio di doppio concentrato e cuocete per altri 5 minuti, dopo unite 200 g di nero di seppia fate cuocere per 10 minuti e aggiungete la passata di pomodoro, riempite la bottiglia della passata di acqua e versatela nel tegame. Correggere di sale e aggiungere un pizzico di peperoncino e il cucchiaino raso di zucchero. Fate cuocere a fuco basso per almeno 2 ore, quando il sugo avrà acquistato la densità desiderata spegnete e fate riposare per almeno 3 ore, riscaldate solo la quantità necessaria il resto si conserva in frigo, tiene per qualche giorno.
Pasta consigliata : bucatini o pasta lunga fresca.
Vino consigliato: un bianco, Vermentino.
Buon appetito. Aury

sabato, febbraio 04, 2012

SOTTOVUOTO....

Come si fa il sottovuoto? Facile.
  1. sterilizzare le bocce con acqua bollente per 10 minuti e asciugarle bene
  2. versare la conserva ancora bollente nel contenitore
  3. tappare
  4. capovolgere le bocce a testa in giù e lasciare raffreddare
  5. avrete ottenuto il sottovuoto senza bollire le bocce.
Si può usare questo procedimento per qualsiasi conserva, dolce o salata.
Aury.

venerdì, febbraio 03, 2012

LATTE DI VERGINE....

Il titolo può trarre in inganno, ma non vi preoccupate non ce niente di erotico nella ricetta che vi darò. E' un liquore buonissimo, dolce ed è tutto siciliano.
Dosi per 1 litro:
1/2 litro di latte crudo ( il latte crudo è il latte che non è stato ancora pastorizzato, in alternativa 1/2 litro di latte intero),
1/2 kg di zucchero,
1 stecca di vaniglia,
la buccia di 1/2 limone ( non dimenticate la raccomandazione sul limone, la buccia deve essere lavata molto molto bene altrimenti marcisce tutto),
1/2 litro di alcool a 95°
Preparazione:
in una boccia versate tutti gli ingredienti insieme, chiudete e mescolate , lasciate riposare una notte poi agitate in senso rotatorio  due volte al giorno per 20 giorni , filtrate e conservate in frigo. Non aprite la boccia prima dei 20 giorni!!!
Aury

OLIO AROMATIZZATO AL LIMONE...

L'olio aromatizzato è un ingrediente gustoso e versatile, da usare crudo, da ai piatti la freschezza che cercavate.
Dosi per 1L:
1 litro di olio,
4 limoni possibilmente di agricoltura biologica, in alternativa lavate i limoni con acqua e bicarbonato, ovvero strofinate la buccia dei limoni con del bicarbonato per qualche minuto, laverete via tutte le tracce dei pesticidi poi lavateli molto bene. E' importante che la parte gialla sia pulita altrimenti la buccia marcirà.
Preparazione:
in 1 litro di olio di oliva fate macerare la buccia di 4 limoni per 1 mese in un luogo asciutto e buio. Filtrate e conservate al buio. Uguale procedimento per l'olio aromatizzato all'arancio. Attenzione, l'olio va' sempre conservato in un luogo buio e con il tappo ben avvitato.
Aury.

mercoledì, gennaio 25, 2012

CUORI DI CARCIOFI FRITTI...


I carciofi sono buonissimi, in qualsiasi modo li cuciniamo. Oggi vi darò una ricetta buona e veloce per preparare i cuori di carciofi fritti ma useremo i cuori congelati invece di quelli freschi. Non vi allarmate il prodotto congelato, di marca, viene imbustato fresco e mantiene tutte le proprietà organolettiche.
Dosi per 4 persone:
2 buste da 450g di cuori di carciofo congelati,
olio per frittura,
sale e paprica in polvere.
Preparazione:
riscaldate l'olio in una padella alta, schizzate un paio di gocce d'acqua nell'olio se frigge allora è pronto, poi buttate i cuori e fate friggere fino a che le foglie esterne diventano marroncine, naturalmente provatene uno la cottura e soggettiva, in ogni caso devono friggere per 10 minuti. Scolateli e asciugateli con la carta e spolverateli paprica, sale poco.
Vino consigliato: un novellino.
Buon appetito. Aury.

martedì, gennaio 24, 2012

धन्यवाद

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спасибо...

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LA SALAMOIA...

La salamoia per la cacciagione è un intruglio molto odoroso che serve per addolcire quelle carni che hanno un sapore molto forte come il cinghiale o la pecora ecc..  Ogni regione o meglio ogni cuoco ha la propria variante, io vi dirò la mia.
Aglio,
sale,
timo,
alloro,
vino rosso,
acqua,
naturalmente gli ingredienti variano di quantità in base alla carne da cuocere, in media su un Kg di carne metto 4 spicchi d'aglio tagliati in 4, un cucchiaino di raso di sale, un cucchiaio raso di timo, 4-5 foglie di alloro, un bicchiere di vino rosso e ricopro il tutto con l'acqua possibilmente a temperatura ambiente, mescolo un po' e lascio a riposo per 3-5 ore, dopo lavo la carne e inizio con la preparazione della ricetta.
Aury.

SPEZZATINO....


Lo spezzatino è forse il piatto che più mi rappresenta, di vitello o di maiale ma anche di cinghiale e in ogni caso una vera bontà. Questa ricetta è con la carne di vitello ma si può adoperare pure per il maiale, per quanto riguarda il cinghiale o altra cacciagione, bisogna ricordarsi sempre di fare una salamoia per eliminare quel sapore forte che li contraddistingue.
Dosi per 4 persone:
600-700 g di carne di vitello,
una manciata di capperi,
3 carote e 2 coste di sedano,
due spicchi d'aglio,
un pugno di prezzemolo tritato (non usate ne il congelato ne quello secco),
olio extravergine,
sale qb.
Preparazione:
fate riscaldare bene una casseruola di media altezza senza olio, versate la carne precedentemente lavata e fatela rosolare su tutti i lati ( la mancanza di olio servirà a tirare fuori gran parte dell'acqua dalla carne in modo da farle poi assorbire i sapori degli ingredienti successivi). Aggiungere il prezzemolo tritato e l'aglio tritato e i capperi tritati, rosolate per qualche minuto e aggiungete le carote e il sedano  tutto a cubetti, rosolate per 10 minuti, unite una tazzina da caffè di olio e fate cuocere tutto a fuoco vivo per 15 minuti, unite 1 litro d'acqua in modo da coprire tutta la carne se non dovesse bastare aggiungete mentre non bolle altrimenti la carne si intosta e rimarrà durissima, poi portate a ebollizione, mettete un coperchio e abbassate la fiamma cuocendo almeno per 1 ora e mezza, mescolate ogni tanto. Se volete aggiungere, le patate fatelo a 3/4 di cottura, ricordate che le patate cuociono prima se sono tagliate, altrimenti rischiate di fare una purea e perdere il sughetto della carne.
Vino consigliato: Melissa rosso ( buon vino calabrese).
Buon appetito. Aury.


FEGATINI DI POLLO CON CIPOLLA...

dosi per 4 persone:
600 g di fegatini di pollo ( anche i cuori),
una cipolla bianca,
15-20 capperi (se sono sotto sale lavarli bene),
una manciata di olive nere in salamoia,
un peperoncino fresco (possibilmente rosso per dargli un po' di colore),
olio e pepe nero.
Preparazione:
fate bollire la cipolla tagliata a fettine per qualche minuto insieme ai fegatini, in modo da eliminare il grasso in eccesso dai fegatini e rendere la cipolla più digeribile, in un tegame basso fate riscaldare 5 cucchiai di olio extravergine ( di quello buono) e incorporate i fegatini, dopo 10-15 minuti aggiungete i capperi e le olive ( se preferite potete lasciare il nocciolo) e il peperoncino fresco a fette grosse e una spolverata di pepe nero, lasciate per altri 10 minuti e aggiungete un bicchiere d'acqua, fate cuocere fino a che l'acqua sia evaporata completamente. Servite caldissimo magari con del pane senza sale tostato.
vino consigliato: un buon Teroldeco.
buon appetito. Aury.

PESANTE LA CIPOLLA!!!

Salve amici,
quante volte dopo aver mangiato della cipolla vi sentite un peso sullo stomaco, oppure vi puzza l'alito?! Ce un rimedio efficace per eliminare il problema; prima di soffriggere la cipolla passatela per qualche minuto in acqua bollente, e dopo cuocetela come da ricetta vedrete che il problema pesantezza e alito pesante sparirà. Potete fare lo stesso anche con l'aglio, l'aroma non cambia e neanche il gusto.
aury.